Cerca nel blog

giovedì 24 maggio 2012

Non sono io omofobo, sono loro ad essere gay

Ci sono cose che è difficile raccontare, forse perché si vorrebbe che non fossero mai esistite. Ma ignorare la realtà non serve a combatterla, anzi. Ed allora eccomi a fare un riassunto di giornate folli che non avrei ritenuto possibile (sì, sono un'incurabile ottimista) vivere.
Questa è la storia di un manifesto. Censurato a Battipaglia in previsione della giornata della lotta all'omofobia perché raffigurava due ragazzi che si baciavano. Il motivo della censura era strettamente politico: la giunta di sinistra non voleva dispiacere l'UdC. "I soliti disgustosi affari politici", ho pensato, ma la rete è diversa, FB è diverso, qui c'è la gente comune, gli italiani che non possono censurare un bacio. Posto, dunque, la foto. Devo essere sincera, la maggior parte della rete ha risposto condividendo con entusiasmo, ma. Da una settimana ormai quel post è diventato il luogo deputato per commenti vergognosi dove la parola che più di ogni altra viene ripetuta è "Schifo".
Il peggio è che non puoi rispondere a chi scrive "Che schifo" che è un omofobo, si sente perfettamente legittimato ad "esprimere la sua opinione". Perché siamo in democrazia. Una democrazia in cui puoi insultare chi ha gusti sessuali differenti dai tuoi, ma non tolleri che ti si dica che sei omofobo e non gradito.
La polemica continua: intanto c'è stato un attentato a Brindisi, un terremoto, le elezioni amministrative e il ventennale della morte di Falcone. Nulla, però, riesce a scuotere certi animi quanto un tenero bacio fra due uomini. Di seguito riporto il link alla discussione con molti commenti censurati da FB, quelli più volgari e che potrete facilmente immaginare. Credo che l'Italia abbia ancora molta strada da fare prima di potersi considerare un Paese civile.
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=10150793668417407&set=a.394940057406.174448.188880367406&type=1&theater