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mercoledì 15 settembre 2010

Terroni?- Intervista a Pino Aprile

Si festeggia l'Unità d'Italia. In un clima molto controverso: la Lega la disprezza pur essendo in un governo di centro-destra che del nazionalismo ha fatto uno dei suoi ideali. Contraddizioni. Intanto l'odio (verso il sud, ma anche il centro e gli immigrati e gli omosessuali e...) viene fomentato dal partito dell'amore. Contraddizioni. S'è sfatta l'Italia, ma è mai stata unita? Pino Aprile ripercorre la storia del Risorgimento fuori da ogni retorica patriottica e il quadro che emerge è fatto di sangue, violenza, sopraffazione. Di un esercito che cala al Sud ed impone un nuovo padrone. Gli interrogativi sono tanti e ci riguardano da vicino, oggi non centocinquant'anni fa, oggi.

1) La storia del Risorgimento va dunque riscritta?

1 - per forza, se vogliamo cominciare, almeno dopo 150 anni, a unire questo Paese, in cui il popolo viene ritenuto bambino, immaturo, incapace di sopportare la verità sul Risorgimento, su Portella delle Ginestre, sulla strategia della tensione, sugli anni di piombo, sulla nascita delle fortune di Berlusconi... Un Paese che racconta menzogne sulla sua nascita e vive mentendo a se stesso. Quelle menzogne lo stanno dividendo; forse, in modo irreparabile

2) Credi che le mafie abbiano attecchito al Meridione perché mancava lo Stato e se n'è creato un altro parallelo?

2 - Le mafie sono figlie e alleate di questo Stato. Sono state usate per favorire la conquista del Sud e continuano a esserlo per tenerlo oppresso. Lo diceva già Salvemini, quasi un secolo fa. Siamo l'unico Paese al mondo dove il capo del governo elegge a suo eroe un mafioso pluriomicida!

3) Dopo l'atomica il Giappone rinasce (in un cinquantennio), perché il Sud non riesce dopo 150 anni?

3 - Il Sud non rinasce, perché colonia interna di una economia che della divisione Nord-Sud si nutre, da essa è nata, su di essa si regge. Una politica che va avanti da un secolo e mezzo, con la condanna del Sud a una dote infrastrutturale tanto inferiore a quella del resto del Paese; con le Ferrovie che investono e costruiscono solo al Nord (ma anche con i soldi del Sud), dove si spendono cifre da scandalo mondiale per l'alta velocità, mentre nel Mezzogiorno un capoluogo di Provincia, Matera, attende ancora la stazione ferroviaria, si tagliano linee (ci sono mille chilometri di ferrovia in meno, rispetto a prima della seconda guerra mondiale) e ci vogliono 16 ore e mezzo per fare 400 chilometri. E così per le autostrade, le strade, i porti, le scuole, le università...

4) Il fortissimo consenso che ha la Lega da che cosa dipende secondo te?

4 - Dall'egoismo, dalla paura di perdere il proprio livello di vita; dalla convinzione che il Sud rubi ricchezza al Nord (è vero il contrario), dall'infezione razzista avviata scientemente da Bossi e complici, dalla necessità di trovare un nemico per fare politica, dopo che quello dell'est è svanito.

5) Non temi che l'orgoglio meridionalista possa dar vita (come sta accadendo) ad una Lega del Sud?

5 - Spero proprio di no. Ma prima di questa domanda, ci si dovrebbe ricordare di farla ai leghisti. Chissà perché si dimentica che questo gioco è condotto da altri e il Sud, al più, reagisce alla provocazione e all'insulto. Dovrebbe continuare a subire e tacere? Io ho fiducia che la conoscenza della vera storia comune metterà in crisi pregiudizi ed egoismi e sarà di nuovo e ancora possibile fare politica e incontrarsi su valori universali e non tribali e razzisti.

6) Perché il meridionale si sente inferiore?

6 - Perché ha perso: è stato invaso, ha preso le armi, ma è stato sconfitto; ha cercato la vera unità e la parità nell'ideale del Paese unico, come Liborio Romano, i garibaldini meridionali ed ha perso: il primo morì di crepacuore quando scoprì che il Sud che aveva consegnato a Garibaldi veniva trattato da terra conquistata, preda, e i secondi, dopo essere stati usati, furono dimessi d'autorità, con la liquidazione di 31 scudi, uno più di Giuda; il Sud ha cercato di costruire un Paese unico ed equo con la sapienza e la politica dei Giustino Fortunato, che morì disilluso. Il Sud ha perso qualunque cosa abbia tentato. E, alla fine, scelse la fuga: l'estrema scelta del vinto. Emigrarono, per la prima volta nella storia del Mezzogiorno, in 20 milioni. Il Sud è una terra vinta e il Nord esercita la razzia del vincitore.

7) Perché i leghisti più razzisti sono quasi sempre meridionali emigrati o loro figli?

7 - L'emigrato deve scegliere fra la sua identità di sconfitto e perdente (che abbandona, andandosene) e quella del vincitore, forte, rassicurante. Passa dall'altra parte. E deve sottolineare questo distacco da quel che era, frapponendo la maggiore distanza possibile fra quel che ritiene di essere diventato e quel che non vuole essere più.

8) Esistono il "settentrionale" ed il "meridionale" come tipologie umane?

8 - Esistono nella classificazione razzista. Gli esseri umani valgono a uno a uno. Come tali, persino Dio, secondo la religione cristiana, e non solo, li giudicherà (il Dio degli ebrei, dei cristiani, dei musulmani nascono tutti e tre meridionali...). Il razzista è quello che generalizza, immagina categorie, lascia decidere alla geografia, e pone se stesso in cima alla piramide, perché assolve e condanna a lotti (cosa che manco Dio!).

9) Hai sempre guardato alla Lega con preoccupazione o avevi sottovalutato il fenomeno?

9 - Mi ha fatto paura da subito. Non ho mai pensato che fosse un fenomeno folcloristico, Ma non pensavo che crescesse tanto. I greci dicevano che gli dei fanno impazzire quelli che vogliono perdere. Questo paese ha perso la testa. E l'anima. Diventa sempre più brutto, in mano a un pugno di razzisti, mafiosi e loro mignotte.

10) Chi sono i "terroni" oggi?

10 - I vinti. E quelli che potranno riportare il Paese alla ragione, insieme ai non leghisti e ai leghisti per ignoranza, disposti a mutare il loro agire, dopo aver saputo come stanno davvero le cose. I migliori del Nord aiuteranno i meridionali a sconfiggere la mafia (ricordo che il meridionalismo nacque settentrionale, specie lombardo); i migliori del Sud aiuteranno i settentrionali a liberarsi del razzismo e dell'economia nordica collusa con la mafia. Ho un nipote e mi rifiuto di pensare che debba vivere in un'Italia peggiore di quella che tocca alla mia generazione. Per colpa nostra.

4 commenti:

  1. ciao LARA,BENVENUTA SU BLOGGER!!!
    l'articolo rispecchia a pieno il mio pensiero...
    sei "bella da leggere" e l'intervista è un gioiellino. baci ;)

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  2. Ciao, maria Pia, grazie per il benvenuto, ma devo ancora sapermi destreggiare (e non è facileeeeee).
    Io condivido alcune posizioni di Pino, ma noto un razzismo del Sud che non mi piace. C'è chi invoca il Regno delle Due Sicilie e questo mi spaventa non meno della Lega.
    Forse sarò anacronistica ma amo il tricolore, mi sento Italiana, fortissimammente Italiana. Studiare, far conoscere ai ragazzi quel che veramente è accaduto durante il Risorgimento, ma senza disprezzare l'Unità che per me è un valore. E senza vittimismi: abbiamo avuto molti politici meridionali al Governo e non hanno fatto proprio nulla. Prendersela sempre e soltanto con il Nord invasore mi pare poco realistico. Ma è la mia opinione.

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  3. cara lara,riguardo al destreggiarti..smanettando si impara...io ho cambiato look 4 volte, da maggio
    ad oggi...
    per il resto noi "terroni" abbiamo qualche problema di disciplina che provoca in loro "polentoni" ire non sempre ingiustificate, vado spesso a lecco e se ti cade un capello per terra ti urlano addosso...gira un po per la sicilia e prova a trovare un metro di strada libera da cartacce...guarda i voli diretti a catania e palermo ...la fila è disordinata, se hai dietro il passeggino diventa un'odissea salire...ergo, loro sono prevenuti, e noi probabilmente gli diamo una ragione per esserlo...quindi se sei "terrone" fai doppia fatica a farti accettare, e sembrano razzisti, però se dimostri di rispettare le regole tutto cambia...il morale è che qualche colpa l'abbiamo pure noi.Anche e soprattutto in politica ...Alfano è nostro, La russa anche, come la prestigiacomo.ndò stanno???
    Eppure ormai è quasi un decennio che escono dalla finestra e rientrano dalla porta...regno delle due sicilie??ma mi facciano il piacere..

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  4. L'intervista è chiara e il libro che non avete letto è illuminante. Il sud ha perso e di conseguenza i politici del sud sono al servizio dei potentati economici che hanno vinto quella guerra e che hanno eliminato a quel tempo qualsiasi concorrenza che provenisse da sud. Perchè dovrebbero aver interesse a che si sviluppi? Nel libro la cosiddetta inciviltà dei meridionali la spiega elegantemente intervistando un sociologo. E chi ha un pò di intelligenza, lo capisce da sè senza studiosi della materia. E' come la differenza tra un quartiere ricco e un quartiere malfamato di una stessa città: il comportamento degli uomini riflette la condizione sociale in cui sono costretti a vivere.

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