Cerca nel blog

mercoledì 29 settembre 2010

I disabili e il professore nazista (senza ipocrisie)

http://www.corriere.it/salute/disabilita/10_settembre_29/disabili-scuola-rupe-tarpea_2e713a40-cb8e-11df-a93d-00144f02aabe.shtml
Si possono negare cinque minuti di celebrità a qualcuno?
Sul palco delle idiozie c'è posto per tutti, oggi la palma spetta a questo professore.
Che discetta sulla possibilità di sbarazzarsi del problema disabili senza ipocrisia e con tanto sano realismo, rifiutando sdegnato l'etichetta di razzista. Perché non è razzista, è eugenetico. Se dobbiamo creare una società sana, in sostanza, che ce ne facciamo di questi malati? Intralciano. Ergo, riprendiamo il sano esempio della rupe Tarpea e buttiamoli giù da lì. Ha torto l'esimio? Non è un ragionamento logico il suo?
Il problema non è l'integrazione del disabile o i disturbi di cui chiaramente soffre il novello nazista; la questione riguarda la liceità di poter dire (in questo caso addirittura scrivere su un social network) tutte le scempiaggini che passano per la mente, appellandosi o al diritto di opinione o ad una presunta mancanza di ipocrisia.
C'è differenza fra chi ruba di nascosto e chi lo fa alla luce del sole, gloriandosi del reato compiuto?
Certo che c'è: il primo è un comune ladro, il secondo un ladro non ipocrita. E' questa la logica imperante e deviante. Commetto un reato, di qualunque genere, poi non solo non mi pento quando mi fanno rendere conto (da soli non ci arrivano, è provato) che sono un delinquente; voglio essere considerato un eroe che ha saputo valicare i confini del vivere civile. Voglio essere premiato per il mio reato se no siete voi ad essere ipocriti, permalosi e anche un pelino razzisti e intolleranti.
Io non so che cosa possa insegnare questo professore in classe, non so che esempio possa dare ai suoi figli (spero diverso da quello che ha ricevuto dal suo di padre, maestro elementare, a sua volta), so che in quella discussione era presente un genitore di un disabile che ha chiesto un soprassalto di dignità umana e civile. Invano. Perché non sono capaci di dignità.
La sua protesta, per essere stato insultato, (lui, il docente) si chiude con la promessa indignata che userà FB, d'ora in poi, solo a scopi ludici. Non ritengo sia giusto: lasciategli la facoltà di fruire come vuole del social network, ma toglietelo dalla scuola. Subito.

3 commenti:

  1. senza parole!
    si potrebbe organizzare un pullman di volontari per recarci da questo emerito stronzo e, a turno, prenderlo a calci in culo fino a renderlo disabile????

    ps
    giuseppe de rosa
    non ho capito bene come si posta il commento!

    RispondiElimina
  2. Giuggiù, perché infierire dopo che la natura ha già provveduto con la sua mente?
    P.S.: Incredibile ma vero, hai postato bene!

    RispondiElimina
  3. Aggiornamento. Gelmini manda un'ispezione, il professore si dichiara, anch'egli, fra' inteso.
    http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_settembre_29/rupe-tarpea-ispezione-1703855563811.shtml

    RispondiElimina